Acqua e
sostenibilità,
un connubio indissolubile

 

Perché l’acqua è tanto preziosa?

Nessuna forma di vita è possibile in assenza di acqua: per questo è una risorsa tanto preziosa e i problemi legati alla sua scarsa disponibilità interessano oltre il 45% della popolazione mondiale. I cambiamenti delle abitudini igieniche e la crescente urbanizzazione sono fattori critici che fanno prevedere come in un futuro, non lontano, i casi di stress idrico saranno in forte aumento.
É necessario, quindi, che ciascuno di noi partecipi attivamente alle politiche di sostenibilità idrica, offrendo il proprio contributo a una gestione rispettosa della risorsa sia a livello domestico, che industriale o agricolo.

Sostenibilità idrica,
un vantaggio per le imprese

La misurazione dell’impronta idrica e lo sviluppo di sistemi e pratiche per una sua conseguente gestione sostenibile consentono di acquisire un vantaggio competitivo, su quei mercati che “premiano” le imprese per il loro concreto impegno a favore dell’ambiente e della società. In questo modo, fra i vantaggi, si consolida anche la creazione di una community di consumatori in sintonia con i valori praticati dalle imprese che adottano tali policy. Questo ha contribuito notevolmente all’aumento dell’interesse verso indicatori innovativi quali “virtual water” o “water footprint”.

Che cos’è
l’impronta idrica

L’impronta idrica è la quantità di acqua dolce che viene complessivamente utilizzata per produrre un bene o un servizio, tenuto conto anche delle disponibilità di acqua nei paesi in cui viene prelevata. L’impatto, infatti, non dipende solo dai volumi di acqua utilizzata o inquinata, ma anche da dove e da quando l’acqua viene prelevata: se proviene da un luogo dove le riserve di acqua sono già scarse, le conseguenze saranno significative e richiederanno azioni immediate.

Tutto quello che mangiamo e acquistiamo richiede una certa quantità di acqua, spesso “invisibile”. L’impronta idrica calcola l’acqua che non siamo consapevoli di consumare. Da qualche tempo si fa avanti la proposta di indicare l’impronta idrica di ogni prodotto, così come avviene con la CO2.

L’economia circolare nel nostro DNA

Crediamo che guardare a un mondo sempre più ispirato ai principi di un’economia circolare possa garantirci numerosi vantaggi, tra cui: una riduzione della pressione sull’ambiente, l’ottimizzazione dell’utilizzo di materie prime e quindi un inevitabile impulso all’innovazione e alla crescita economica. Ci impegniamo quotidianamente perché nulla che funzioni venga “buttato”, bensì “recuperato”.

Recupero pile esauste

Recuperando parte dei materiali necessari a produrre il nostro catalizzatore dalle pile esauste, non solo riusciamo a contenerne i costi di produzione, ma permettiamo a un rifiuto di tornare a essere un prodotto che addirittura contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente.

Risparmio energetico

I nostri impianti necessitano di poca energia elettrica, se li confrontiamo con quelli costruiti applicando le tecnologie più diffuse; il risparmio percentuale si attesta tra il 50% e il 70%.

Adattabilità ad installazioni preesistenti

Le macchine costruite grazie all’applicazione della nostra tecnologia si integrano perfettamente a eventuali impianti preesistenti: un vecchio impianto può tornare a funzionare o incrementare la propria capacità di trattamento anziché essere dismesso.

Modularità delle nostre macchine

Abbiamo voluto che le nostre macchine fossero “modulari” perché possano crescere insieme all’azienda che le utilizza o adattarsi perfettamente alla variabilità di alcune produzioni.